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Risonanza magnetica multiparametrica della prostata. A cosa serve?

Risonanza magnetica multiparametrica della prostata. A cosa serve?

La risonanza magnetica della prostata è una metodica di diagnostica per immagini molto accurata nello studio della patologia prostatica: essa fornisce al radiologo, tramite uno studio “multiparametrico”, informazioni utili per pianificare assieme all’urologo il percorso diagnostico-terapeutico più adeguato per il singolo paziente. In particolare è un esame altamente sensibile nell’identificazione di eventuali lesioni tumorali prostatiche, anche millimetriche, sospette per malignità e permettono l’esatta localizzazione del tumore per l’esecuzione da parte dell’urologo di esami bioptici mirati a tali sedi al fine della diagnosi precoce. L’avanzamento tecnologico odierno consente di ottenere un’elevata qualità delle immagini con l’utilizzo di bobine esterne, pertanto con un esame decisamente meno invasivo e scomodo per il paziente rispetto ai tempi passati allorché l’indagine veniva eseguita con sonde endorettali.
  1. Le indicazioni principali per l’esame di risonanza magnetica prostatica secondo le linee guida definite della letteratura scientifica europea (ESUR) ed internazionali sono:
  2. pazienti con PSA alterato per identificare e localizzare la lesione da sottoporre a biopsia o per rivalutare pazienti con esito istologico negativo dopo precedente esame bioptico;
  3. pazienti portatori di neoplasie prostatiche poco aggressive che scelgono, in alternativa al trattamento chirurgico, un programma di “sorveglianza attiva”;
  4. rilevazione di recidive in caso di rialzo del PSA a seguito di un trattamento chirurgico, radiante o farmacologico;
Nella valutazione dell’estensione della neoplasia per determinare la migliore tipologia di trattamento identificando ad esempio i pazienti candidabili ad interventi chirurgici con tecnica “nerve sparing” cioè con risparmio della innervazione che regola l’ erezione. La refertazione dell’esame prevede l’utilizzo di una metodologia di refertazione e di valutazione delle immagini standardizzata secondo le linee guida internazionali.

Come si esegue la risonanza magnetica della prostata e durata dell’esame.

L’esecuzione della risonanza magnetica multiparametrica della prostata non prevede l’utilizzo di raggi X e si avvale dell’utilizzo di un’apparecchiatura ad elevato campo magnetico come quella in dotazione nel nostro studio dal mese di settembre 2018 (almeno 1,5 Tesla). Il paziente è posto in posizione supina e l’esame dura mediamente 20-30 minuti. L’esame è eseguito con somministrazione di mezzo di contrasto per via endovenosa.

Controindicazioni alla risonanza magnetica multiparametrica della prostata (RMM)

Le controindicazioni sono quelle da seguire per un qualsiasi altro esame di risonanza magnetica: quindi la risonanza magnetica multiparametrica della prostata non può essere effettuata in presenza di pacemaker o di protesi metalliche (per i dettagli rivolgersi al medico curante ed al medico radiologo) e le raccomandazioni sono le medesime di qualunque altro esame da eseguire con mezzo di contrasto endovena.

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